In particolare i promotori dell’iniziativa chiedono che venga proibito qualsiasi tipo di pubblicità (anche nelle cosiddette riviste di puericultura), sia essa riferita ai latti di partenza sia agli altri latti (di proseguimento, di crescita, speciali), sia ai biberon e alle tettarelle; siano chiaramente differenziati i diversi tipi di latte usando nomi, confezioni ed etichette diverse, e non solo il numero; i genitori vengano informati che si tratta di prodotti non sterili, e che le istruzioni per la ricostituzione, la conservazione, la manipolazione e l’uso di questi prodotti vengano standardizzate seguendo le raccomandazioni dell’Oms del 2007; siano usati caratteri ben visibili anche per gli avvisi riguardanti la superiorità del latte materno, la difficoltà di riprendere l’allattamento al seno una volta iniziata l’alimentazione artificiale, e le improprie qualità nutrizionali dei prodotti artificiali. (DIRE)