La prostituzione non è un reato
Il provvedimento, visto con favore dal ministro della Giustizia Alfano che afferma trattarsi di “un principio condivisibile” e“misura importante”, è fortemente avversato dall’ex ministro dell'Interno Pisanu, che ritiene “aberrante attribuire unilateralmente alle prostitute per strada il presunto reato contro la sicurezza e la moralità pubblica assolvendo a priori i loro clienti”.
Accanto ai sostenitori del progetto strade pulite, anche i cultori del ritorno alle case chiuse, Ministro Maroni in testa, per il quale “bisognerebbe creare dei quartieri a luci rosse” che garantirebbero “controllo sanitario” e “tutela dei cittadini”.
Parlamentari e voci dalla società civile rigettano con sdegno questa decisione e sottolineano la necessità di non criminalizzare le donne, indirizzando invece tutti gli sforzi dell’azione di fermezza nei confronti degli sfruttatori. Il governo ed i parlamentari paladini del volere del popolo, ascolteranno queste voci prima di decidere?