17 ottobre, Giornata mondiale di lotta alla povertà

Il 13% della popolazione italiana costretto a «sopravvivere» con un reddito che non arriva neanche alla metà del reddito medio italiano: 500-600 euro al mese che consentono a malapena di arrivare alla “fatidica” terza settimana. Commentano gli osservatori: «avere più figli in Italia comporta un maggiore rischio di povertà, con una penalizzazione non solo per i genitori che si assumono questa responsabilità ma soprattutto per i figli, costretti a una crescita con meno opportunità».


«La scommessa –si legge nella presentazione del rapporto dal sito di Caritas- consiste nel "ripartire dai poveri": vale a dire applicare seriamente il principio di equità sociale e di universalismo selettivo, mettendo al centro degli interventi di sostegno le persone più fragili. Offrire risposte adeguate a chi ha bisogno senza aumentare la spesa complessiva per la protezione sociale è una sfida possibile, se i centri di responsabilità interessati – istituzionali e sociali – sapranno affrontare il problema in termini di autentica collaborazione.»


Numerose le iniziative di solidarietà. A Milano attesi 150 ''saccopelisti'' si dorme per strada in segno di solidarietà: passeranno la notte in piazza Santo Stefano, dove sarà allestita una ''cittadella'' del volontariato. A Roma tutti in piazza alle 20 nel quartiere di San Lorenzo: teatro, musica e cena offerta dalle associazioni. L'invito ai cittadini: ''Non lasciamo soli gli homeless''. "Vuoi sicurezza? Dona accoglienza" è lo slogan di Foggia, dove l'iniziativa è organizzata dall'associazione ''Fratelli della stazione'' che gestisce l'Help center. In un anno assistite 1.666 persone tra migranti e senza dimora. (Redattore Sociale)

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