Facebook e mafia: la strana "etica" del social network

SOCIAL NETWORK - Facebook rifiuta la pubblicazione delle fotografie delle mamme che allattano il proprio bambino. Ma dà il via libera ai gruppi in favore del mafioso Totò Riina. La strana "etica" del social network scatena polemiche interne ed internazionali: "Davvero una strana morale - scrive Daisy Goodwin del quotidiano inglese Times - quella che sostiene la necessità che il social network sia un ambiente sicuro anche per i ragazzini che frequentano Internet e poi non eccepisce nulla sui 2000 e più utenti, la gran parte giovanissimi, che inneggiano a un uomo che sta scontando molti ergastoli. Per Natale, i suoi fan gli hanno mandato persino gli auguri attraverso Facebook". Nei giorni scorsi, quelle pagine avevano fatto indignare la sorella del giudice Giovanni Falcone, Maria: "Purtroppo, il male esercita ancora fascino sui nostri giovani - aveva detto dalle pagine di Repubblica - bisogna impegnarsi perché ciò non accada. Certi messaggi su Internet, certi film non aiutano". Preoccupato anche Salvatore Borsellino, il fratello del giudice Paolo, anche lui vittima di Riina e Provenzano, per il proliferare di pagine Facebook che inneggiano ai padrini. "Credo che sia in corso una campagna ben precisa di disinformazione - dice - per delegittimare i magistrati, ma anche tutti coloro che cercano la verità sui misteri di Riina e Provenzano". Leggi l'articolo di Repubblica.it

 

 

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