Il Piemonte pronto ad accogliere Eluana

Il 18 gennaio 1992 Eluana Englaro, a seguito di un incidente automobilistico, entrava nel tunnel di un coma vegetativo persistente. Sono passati 17 anni e la richiesta di leggi sul testamento biologico e sull'eutanasia, seppure accompagnate dal consenso della maggior parte degli italiani, arrancano in Parlamento. Ministri e politici subalterni alle gerarchie vaticane hanno inoltre permesso abusi come quello del ministro Maurizio Sacconi che emana "editti" (imponendoli come fossero leggi) contro le strutture pubbliche e private che si fossero disposte ad accogliere la volontà di porre fine alla non-vita della donna, volontà sostenuta e riconosciuta da una sentenza della Corte di Cassazione che la autorizzava. E' stato così che la procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nell'ambito della vicenda di Eluana Englaro. L'iniziativa è un atto dovuto dopo la denuncia per violenza privata presentata dai Radicali che accusano il ministro di aver impedito di dar corso al decreto della corte d'Appello di Milano che autorizza la sospensione dell'alimentazione. Beppino Englaro: "Bresso ha colto il nostro dramma".

 

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