Quando lo straniero è "normale"

I NUMERI: Secondo il rapporto, sono 404.400 gli stranieri presenti in provincia (481mila nel Lazio), il 7,9% della popolazione. Per l’Istat erano 321.887 al 1 gennaio 2008. La discrepanza tra i dati dipende dal fatto che la Caritas conteggia anche lavoratori assunti per la prima volta nel corso nell’anno.

IL LAVORO: Il titolo di studio non aiuta. 6 stranieri su 10 svolgono lavoro manuale non qualificato. Solo uno su 10 è dirigente o ha mansioni ad alta qualificazione. Gli stranieri incidono per l’8,7% sull’occupazione complessiva (tasso di attività del 75,1%). Metà di essi è impiegato nei servizi di cura. La maggior parte guadagna in media 916 euro al mese ma non si fanno mancare ciò che serve. 15 mila i cittadini stranieri titolari d’impresa.

GLI INFORTUI:  nel 2007 8 infortuni al giorno. Si tratta di 3.017 denunce di infortunio, delle quali più di un quarto (821) riguardano i romeni.

LE RIMESSE: Dei 6 miliardi di euro che vengono inviati dall’Italia come rimesse, 1,5 miliardi partono dalla provincia di Roma (una quota pro-capite di 4.676 euro l’anno, tre volte più della media nazionale). In testa cinesi e i filippini.

Pittau: "Le acque non sono affatto tranquille". Il responsabile dell'Osservatorio romano sulle migrazioni ricorda il ragazzo bengalese aggredito nella Capitale e ribadisce che l'immigrazione “non è un male, ma una risorsa della società”.

Di Tora (Caritas Roma): ''Le classi più disagiate non sono una realtà da cui difendersi e non è giusto che su di esse vengano scaricati i problemi della città".

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