Violenza: proteggere i disabili con nuove regole web

L'appello si rivolge dunque anche ai principali motori di ricerca video - da LiberoVideo a You Tube - che ancora non hanno rimosso, dopo casi eclatanti riportati anche dalla stampa nazionale - video diffamatori della condizione di disabilità e troppe volte presenti nelle categorie "video divertenti", così come denunciato dalle associazioni.

"Riteniamo - si legge nell'appello - che filmati di questo genere, oltre ad essere lesivi della dignità del diversamente abile, aprano la strada a pericolosi fenomeni di emulazione da parte di soggetti influenzabili e in cerca di facile notorietà. Pertanto chiediamo che venga introdotta una normativa che obblighi i fornitori dei servizi suddetti a visionare integralmente i filmati ricevuti, prima della pubblicazione, e che li renda responsabili a livello penale nella stessa misura in cui lo sono gli autori dei filmati di cui sia stata approvata la pubblicazione".

Le associazioni hanno promosso una campagna video sul fenomeno proprio su YouTube e si appellano al mondo della rete anche per chiedere di segnalare nuovi e diffamatori video sulla condizione dei giovani e dei bambini con disabilità. Per richiedere i filmati in questione e segnalare abusi video sulla rete, scrivere all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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