Prigioni o lagher?
Quelli segnalati sono solo alcuni dei dati che emergono del convegno sulla situazione delle carceri italiane “Sovraffollamento carcerario: Le alternative possibili” organizzato dalla Conferenza nazionale del volontariato giustizia. Calano le misure alternative alla detenzione, mentre si continua a parlare di costruire nuove carceri: il luogo comune che viene ripetuto è “più carcere più sicurezza”, ma sull’assioma si scagliano tutte le associazioni di settore.
La richiesta dagli addetti ai lavori è chiara e univoca: è necessario un confronto serio con il Governo e un dialogo sul tema della sicurezza. Laganà (Cnvg): “Abbiamo chiesto un confronto con le istituzioni ma non c’è mai stato". L'ex presidente della Repubblica, Scalfaro: "Un governo che non vuole ascoltare gli specializzati del settore carcerario è un Governo che non ha capito niente, e non solo di carceri”.
Caso Cucchi: Molte le reazioni dell'associazionismo e del mondo della politica. Gonnella (Antigone) spara a zero sulle responsabilità delle istituzioni: “Quella di Stefano Cucchi era una di quelle situazioni nelle quali era possibile costruire un percorso alternativo alla detenzione”. E Ffwebmagazine, il periodico online della fondazione Farefuturo presieduta da Gianfranco Fini, commenta: "Uno Stato democratico non può nascondersi dietro la reticenza degli apparati burocratici. Perché verità e legalità devono essere 'uguali per tutti', come la legge”.