Intercettazioni: l'appello dei magistrati

ROMA – Con l'approvazione alla Camera il 10 giugno del Ddl sulle intercettazioni sul quale dal governo era stata posta la fiducia (325 i SI, 246 i NO, 2 gli astenuti), la riforma delle intercettazioni unita a quella del processo segnano nei fatti «la morte della giustizia penale in Italia». Ad esprimersi con questo grido di dolore contro le nuove norme, appello che non dovrebbe rimanere inascoltato da parte della società civile, è l'ANM - Associazione Nazionale Magistrati, che parla di scelte legislative che «impediranno alle forze di polizia e alla magistratura inquirente di individuare i responsabili di gravissimi reati. Basti pensare ai più recenti episodi di cronaca: gli stupri di Roma, le violenze nella clinica di Milano, le scalate bancarie alla Antonveneta e alla BNL. In nessuno di questi casi con la nuova legge sarebbe stato possibile accertare i fatti e trovare i colpevoli».

© 2020 www.power-gender.org
Power&Gender Testata giornalistica online Gestione semplificata ai sensi del'Art. 3bis, Legge 103/2012 Direttrice responsabile: Eva Panitteri