Dalle carte delle stragi di mafia quella trattativa tra boss e politica

ROMA - Tornano di attualità le indagini sulle stragi di mafia che a Palermo portarono alla morte dei giudici Falcone e Borsellino. Si torna ad indagare “sul patto fra i Corleonesi di Totò Riina e apparati dello Stato”, e “torna in scena la coincidenza temporale fra le stragi siciliane e la nascita di un nuovo partito: Forza Italia.” Sul punto giornalisti coragiosi come Marco Travaglio (vedi video), e Attilio Bolzoni dalle colonne de La Repubblica.


Parlano due pentiti: Gaspare Spatuzza, ex sicario e poi a capo della ‘famiglia’ di Brancaccio e Massimo Ciancimino, il figlio di don Vito. “Il 17 settembre la Corte di appello deciderà se acquisire agli atti del processo di secondo grado l'interrogatorio del figlio di don Vito e le tre lettere (di Provenzano Berlusconi – ndr). Se la richiesta verrà accolta la sentenza subirà uno slittamento, altrimenti a metà o a fine ottobre sapremo se al senatore Marcello Dell'Utri sarà confermata o sarà annullata la condanna per mafia” (al fondatore di Forza Italia 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa – ndr).

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