Tutti sono eguali di fronte alla Legge
Per “mascherare” questo obiettivo primario, il lodo aveva fatto ricorso ad una “dilatazione” della diseguaglianza di fronte alla legge, estendendola al Presidente della Repubblica, al presidente del Senato, al presidente della Camera. La giustizia, la legalità e la credibilità di tutto un Paese escono fortificati da questa chiara e definitiva affermazione, ma il Governo e il Parlamento si trovano a non poter più girare gli occhi da un’altra parte. Essi dovranno oggi fare i conti con ciò che hanno evitato di affrontare fin’ora: l’anomalia di un Presidente del Consiglio, imprenditore pluriindagato, pervicacemente convinto che un Paese complesso posa essere governato come un padrone governa un’azienda, "vendendo" e "reclamizzando" se stesso e i propri dipendenti come il miglior prodotto che è possibile acquistare nel “mercato” della politica italiana, pensando soltanto al “profitto” per sé e i “suoi” senza guardare troppo per il sottile - come il suo passato dimostra ampiamente- al rispetto delle regole, ai diritti e doveri , al benessere e alla cura dei "beni comuni" e del futuro e del bene di tutte e tutti.