Film: "La dominazione maschile"

Va ricordato che in Francia ogni 55 minuti un uomo uccide sua moglie. In Belgio i dati sono paragonabili: in questo paese le violenze coniugali costituiscono la prima causa di mortalità femminile tra i 15 e i 44 anni, causa che precede anche la mortalità per cancro e gli incidenti stradali. Ampiamente documentati si vedono i terribili fatti avvenuti nell’89 a Montréal (Québec), quando un uomo antifemminista entrò armato in una facoltà tecnica e uccise 14 ragazze. Solo perchè erano donne.


Non mancano scene in cui giovani donne frequentano luoghi d’incontro nell’avvilente ricerca di un compagno ‘dominante‘ e trovano uomini maschilisti, ancorati ai vecchi valori ancestrali del patriarcato quali ‘le donne in cucina e gli uomini al potere, etc’. Evocate nel documentario anche le problematiche in ambito decisionale, lavorativo e politico. Il documento, unico nel proprio genere, oltre alla riflessione e l’implicazione personale del regista, ha come riferimento “L’illusione della parità” di Simone de Beauvoir, la quale diceva anche «Non si nasce uomo, lo si diventa».


Altri riferimenti sono i lavori del sociologo e filosofo Pierre Bourdieu e della sociologa Emmanuelle Lenel, in più un dossier in 9 capitoli (da donne e lavoro, religione, filosofia, corpo e violenza, a famiglia, coppia, ruoli sessuati , etc.) che fotografa l’attuale situazione delle donne. Dossier sostenuto dalla Direzione delle Pari Oppurtunità del Ministero della Comunità Francese del Belgio e dal Ministero della Sanità, dell’Azione sociale e delle Pari Opportunità della Regione Vallone.


Grande sala cinematografica stracolma per il femminismo di un uomo schieratosi personalmente che si rivolge attraverso il più possente mezzo di comunicazione di massa, agli uomini e alle donne. Certo, non esente da critiche possibili ed eventuali, resta un intervento in forma compiuta di cui si sente spesso crudelmente la mancanza. Un documento pedagogico in sé, completato da un sito in Internet, ‘corti’, e notizie pratiche per denunciare le violenze. Il tutto circolerà sia nell'ambito scolastico che in quello culturale. E già ora suscita accesi dibattiti.

 

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