Stranieri immigrati ed ignoranza indigena

I dati del convegno aiutano questo soffiare sul fuoco: "Malgrado la crisi economica e le politiche di contrasto all'immigrazione clandestina, al 1° gennaio 2010 il numero di irregolari presenti in Italia è aumentato di 126mila unità rispetto all'anno precedente. L'incidenza degli stranieri irregolari, sul totale dei presenti, è passata dal 9,1% al 10,7%."


Un'analisi di Vincenzo Cesareo, docente presso l'università Cattolica di Milano e tra gli autori della ricerca, però, smentisce le facili strumentalizzazioni e punta nella direzione opposta di quella indicata da chi preferisce scegliere facili condanne, generalizzazioni e stereotipi. Cesareo infatti afferma: “Il degrado e l'immigrazione in Italia, pur tendendo a cumularsi, non sembrano ancora coincidere. Ma servono interventi solleciti per prevenire e contenere pericolose derive". La mancanza di una mediazione sociale e culturale sui temi, sui bisogni e sulle istanze vere dell'immigrazione, leggi che portano gli stranieri alla precarietà, campagne di pensiero violento che inoculano il veleno del sospetto e della paura, la mancanza di occupazione e la povertà, sono tra i maggiori fattori di rischio.

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