'Povera' giustizia italiana!

ROMA - Con l'anno nuovo  tribunali e  procure di tutta Italia dovranno tornare alle procedure manuali: i servizi di manutenzione e assistenza ai sistemi informatici sono sospesi, i soldi non ci sono. Finiti. Kaput. Una comunicazione, a firma Stefano Aprile, direttore generale per i sistemi informativi automatizzati di via Arenula, indica nella "mancata assegnazione delle risorse finanziarie" il motivo che ha reso "necessario procedere alla revoca". Un'altro acquitrino per la giustizia italiana, troppo spesso accusata di lentezza ed inefficienza, troppo spesso proprio da coloro che la rendono tale. La preoccupazione del procuratore di Napoli, Giandomenico Lepore, sembra dar voce alla preoccupazione di tutti: "Se si vuole far camminare la giustizia, bisogna spendere soldi. Si possono fare tutti i proclami che si vogliono sul tema, ma bisogna anche rendersi conto di quando il Governo si mette di traverso all'amministrazione giudiziaria". Per non parlare delle forze di polizia che da anni lamentano tagli abnormi alle risorse a loro destinate. Molte le Procure che hanno già scritto al ministero per protestare, molte quelle che lo faranno a breve. E nel frattempo, mentre la giustizia langue, già sembra di sentire la eco dei brindisi di coloro che accolgono con gioia quest'ultima 'novità' regalata loro dal nuovo anno.

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