Italia tra reality e reale

In una conta dei danni che sembra ormai infinita, appare il "problema" del ragazzino di 8 anni che a Torino bestemmia in classe e si becca l'antica punizione del sapone in bocca. Eccesso di metodo correttivo? Certamente, ma i problemi dell'Italia sono altri. Ci manca il senso della misura, ed è grave se un fatto come la bestemmia di un piccolo ribelle occupa il nostro tempo mentre si minimizza su altro. La cartina di tornasole del paese, i nostri giovani, fa emergere una serie di problematiche gravi. Ad esempio la pornografia che dilaga tra giovani e giovanissimi, la violenza nelle relazioni che cresce, mentre i delitti che vedono vittime giovani donne e bambine aumentano. Quante le ragazzine violentate dai compagni di scuola o di passeggiata? Quante quelle indotte a credere che scambiare una fellatio per una ricarica sul telefonino sia normale? Quante le bambine fatte fuori da quei pardi che le amavano troppo per rinunciare alla routine della vita familiare? Siamo di fronte ad un crescendo di episodi di follia inspiegabili, o vogliamo prendere atto di quello che il disprezzo, il machismo, il malcostune e la corruzione hanno fatto e stanno facendo a questo paese?

La "bamba" che accompagna le serate di molti, troppi giovani brucia il cervello, ma i ragazzi che nulla temono e che tutto possono (almeno così credono) pensano di star bene, infliggendosi invece danni incalcolabili. La droga si combatte con gli spot: pregevole, ma c'è una intera generazione di trentenni, siano liberi professionisti, impiegati, o persone in cerca di una occupazione, che dimostra quotidianamente con l'aggressività e la maleducazione che usa nelle relazioni e sul lavoro, come certi studi siano terribilmente veri.

C'è un fare politico che quotidianamente pensa ai casi suoi, e strappa ai citadini diritti fondamentali, come anche quello di autodeterminarsi nelle scelte sulla propria salute: attraverso le decisioni di questo parlamento sul fine vita veniamo ed ancora più verremo espropriati del potere di governare liberamente la nostra esistenza, aggiogati da "una politica incapace di guardare ai problemi veri della società che si fa di colpo prepotente, si dichiara padrona dei corpi delle persone, e pretende di impadronirsi davvero delle vite degli altri".

Abbiamo molto su cui riflettere, a quanto pare, per separare il reality dal reale.

 

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