NUCLEARE Il mondo riflette. Noi no

NUCLEARE - Mentre in tutto il mondo la situazione drammatica che sta vivendo in queste ore il Giappone induce alla riflessione e ad un passo indietro considerevole sul nucleare -in Germania la cancelliera Angela Merkel ferma l'attività delle 7 centrali nucleari più vecchie ed avvia controlli di sicurezza sulle altre 10 in funzione, ed in Francia il governo decide di controllare "tutte le centrali" nucleari "una per una"- in Italia si procede imperterriti sulla via del nucleare.

"Il governo nè cieco nè sordo rispetto alle notizie che giungono da Tokyo" -afferma la ministra dell'ambiente Prestigiacomo- sta ben ponderando la scelta di rientrare nel nucleare con "ulteriore attenzione". Un rientro in barba alla volontà popolare contraria espressa con tanto di referendum. Ma tant'è! Chi ha la maggioranza decide come meglio crede, avendo certamente "cuore la salute e la sicurezza dei cittadini" almeno a parole, come "l'indipendenza energetica dell'Italia".

Un colpo al cerchio ed uno alla botte e avanti tutta: fuori le energie rinnovabili (vedi il colpo di scure fatto calare sul settore del fotovoltaico di questi giorni) e dentro gli impianti per l'energia nucleare. Perché, saggezza insegna, "non bisogna reagire in maniera emotiva, come successo altre volte".

Ogni tanto tuttavia bisognerebbe lasciare da parte gli interessi economici di cordata e le ideologie e far valere davvero il bene superiore del rispetto. Della salute del pianeta e delle persone

 

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