L'Europa promuove la dirigenza al femminile

EUROPARLAMENTO – Riservato alle donne il 30% delle alte dirigenze nelle società comunitarie quotate in borsa a partire dal 2015, ed il 40% dal 2020. Se le misure su base volontaria per aumentare la presenza delle donne nelle posizioni decisionali dovessero rivelarsi fallimentari, si dovrà applicare la legislazione europea. Attualmente le donne occupano il 10% delle direzioni e solo il 3% delle presidenze dei consigli di amministrazione di queste società. Nella risoluzione non vincolante sulla rappresentanza adottata il 5 luglio, gli eurodeputati sottolineano che occorreranno altri 50 anni prima che gli organi dirigenziali delle imprese siano composti almeno al 40% da donne. La risoluzione, redatta dal vicepresidente Rodi Kratsa-Tsagaropoulou è stata adottata con 534 voti favorevoli, 109 voti contrari e 29 astensioni. Nel corso del dibattito in Aula la relatrice ha dichiarato che “l’Europa non può permettersi di non sfruttare il talento! Rafforzare il ruolo delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende non riguarda solo l’etica e l’uguaglianza, ma è anche essenziale per la crescita economica e per un mercato interno competitivo. Con l’adozione della relazione sulle donne e la direzione delle imprese, il Parlamento Europeo ha inviato un messaggio forte a governi, parti sociali e imprese in Europa”. Per maggiori informazioni (VIDEO in inglese con sottotitoli) cliccare qui.

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