Nobel per la Pace 2011 - Tre magnifiche Donne

Tawakol Karman, Yemenita, ha 32 anni, e tre figlie. E una giornalista obiettiva che nel suo paese combatte per i diritti umani e contro i pregiudizi della casta maschile. Nel 2004 , durante una assemblea internazionale sui diritti umani ha tolto il velo e non lo ha mai più rimesso invitando le sue connazionali a fare altrettanto. Alla notizia del Nobel ha detto “è un premio per me ma soprattutto per tutte le donne dello Yemen” . Ha fondato l’associazione “Giornaliste senza catene” e malgrado giorni di prigionia, minacce di morte , tentativi plurimi di arresto da parte del presidente Abdallah Saleh, continua a resistere e lottare per i diritti femminili. Ha iniziato una collaborazione con il Washington Post e con Facebook , mettendo a nudo ciò che nel suo paese resta ancorato a un remoto passato islamico fatto di sopraffazione a scapito delle donne.

Ellen Jhonson Sirleaf, Liberiana, 72 anni, laureata in economia ad Harvard, 4 figli e 8 nipotiè stata la prima donna Capo di Stato in Africa. Il 16 gennaio 2006 al momento dell’insediamento giurò al suo popolo che usciva da lunghi anni di guerra “Non tradirò le vostre speranze” Speranze di pace e di rinascita in un paese devastato da 14 anni di guerra civile. Senza luce, senza una rete idrica adeguata, senza strade. Ha avviato una campagna di sollecitazione presso le grandi istituzioni finanziare per la ricostruzione e per investimenti nel suo paese, lavorando contemporaneamente al recupero e reinserimento dei combattenti sui due opposti fronti e dei tanti bambini rapiti, drogati e trasformati in feroci macchine da guerra.

Leymah Gbowee , Liberiana, leader del movimento pacifista Women of Liberia Mass action for Peace é una operatrice sociale, madre di 6 figli. Pacifista convinta Gbowee ha contribuito grandemente alla fine della guerra in Liberia, guidando enormi manifestazioni non violente di donne tutte vestite di bianco che cantavano inni di pace . Da sempre impegnata nel recupero dei bambini soldato dell’esercito di Taylor ” Niente e nessuno dovrebbe spingere la gente a fare quello che è stato fatto ai bambini della Liberia” ha partecipato ai negoziati di pace ed ha sostenuto la candidatura e l’elezione della prima donna presidente della Liberia. Ha fatto parte della commissione Verità e Riconciliazione , nata sull’esempio della analoga commissione sudafricana. Sulla vicenda dei bimbi soldato ha girato nel 2008 un impressionante documentario dal titolo “Pray the devil back to hell”.
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