Violenza: vederla, evitarla

TORINO - La città della Grande Madre ad ottobre si mobilita contro la violenza degli uomini che uccide le donne. Incontri, spettacoli, inchieste e proposta politica, fino a domenica 14. Sono già 92 ad oggi le donne uccise in Italia per mano di un compagno di vita, e bisogna cercare di fare qualcosa. Parlarne, confrontarsi, imparare a raccontare la violenza contro le donne senza farsi trasportare da stereotipi e slogan. Tipo “amore criminale” o “amore malato” o “raptus di gelosia” o “gesto di follia”.... Il volto del male si manifesta davanti ai nostri occhi davvero così inaspettatamente, o i segnali da tempo erano intuibili e con un po' di attenzione li si sarebbe potuti cogliere?  I nomi delle vittime cambiano, così come i luoghi e  le età. Le storie invece si assomigliano tutte: sono gli uomini più vicini alle donne a ucciderle. “Le notizie li segnalano come omicidi passionali, storie di raptus, amori sbagliati, gelosia. La cronaca li riduce a trafiletti marginali e il linguaggio le uccide due volte cancellando, con le parole, la responsabilità.” (SNOQ)

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