Clienti della prostituzione: chi, perché e cosa fare?
Nonostante in Italia sull’argomento siano stati trasmessi negli anni messaggi stereotipati, falsati, drogati, annacquati e svuotati dell’attenzione e del rispetto per la persona, anche con giustificazioni paternalistiche e che tendono a minimizzare la gravità di molti fenomeni e comportamenti (come quello della tratta, delle donne e ragazze prostituite forzatamente, delle minorenni con le quali, -consenzienti o costrette- è comunque reato avere rapporti sessuali), Da Pra afferma che “è arrivato il momento di intervenire, smettendola di flagellarsi per non averlo fatto in precedenza. Perché la cosa più importante è agire sui modelli; ed è sui giovani che bisogna lavorare in questo senso". «La stima di 2,5 milioni e mezzo di clienti è basata sul numero delle prostitute (circa 25-30mila), moltiplicato per il numero di prestazioni giornaliere (circa 10) e i giorni della settimana lavorati. In genere 7 su 7. Una cifra attendibile, visto che gli uomini fanno molta fatica ad ammetterlo e sono restii a parlare di sé.» Per tutte le informazioni:http://www.gruppoabele.org/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5028