CEI vs PAPA: la sfida è sulla pedofilia

ROMA – Il Vaticano boccia la Cei. La Pontificia Commissione istituita da Papa Francesco redarguisce le conferenze episcopali, Chiesa italiana in primis, che con le dichiarazioni del Card. Bagnasco, prende le distanze dall'agire in caso di reato di pedofilia in quanto le proprie linee guida «non prevedono l'obbligo di denuncia. Il testo della Cei afferma che “nell’ordinamento italiano il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico, salvo il dovere morale di contribuire al bene comune, di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti oggetto delle presenti Linee guida” […] Ma nella dichiarazione dell’organismo presieduto dal cardinale di Boston, il cappuccino Sean Patrick O’Malley, si legge: “abbiamo tutti la responsabilità morale ed etica di denunciare gli abusi presunti alle autorità civili che hanno il compito di proteggere la nostra società”. Dichiarazione attesa, che mette al riparo da equivoci, ma che non impedisce di ritenere chi pensa non debba esistere l'obbligo morale di denunciare un reato, di fatto vicino alla complicità morale con esso.

Leggi l’articolo di Francesco Antonio Grana (16 febbraio 2016) su IL FATTO QUOTIDIANO

 

© 2020 www.power-gender.org
Power&Gender Testata giornalistica online Gestione semplificata ai sensi del'Art. 3bis, Legge 103/2012 Direttrice responsabile: Eva Panitteri