ALZHEIMER: l'aspirina è la nuova alleata?

ALZHEIMER - «Si stima che nel nostro Paese siano 1.241.000 i malati. Nella maggior parte dei casi donne (73,9%), tra i 75 e gli 84 anni (49,1%). Quasi la metà di loro vive in casa con i loro familiari (46,4%) o con altri carer (28,7%), mentre sono pochi coloro che alloggiano presso residenze assistenziali (12,1%).» Un nuovo studio guidato dalla Rush Medical University evidenzia come l'acido acetilsalicilico (l’aspirina) potrebbe essere un alleato: somministrando dosi di aspirina ai topi per un mese, si è notata la facilitazione dello «smaltimento di sostanze tossiche per il cervello […] accumuli che distruggono le connessioni fra cellule nervose e che rappresentano una delle principali manifestazioni dell'Alzheimer. I risultati sono pubblicati su The Journal of Neuroscience.» “Il risultato è preliminare e su cellule animali”, sottolinea Gianfranco Spalletta, responsabile del Centro per i Disturbi cognitivi e le Demenze dell'IRCCS Santa Lucia , “ma fornisce un nuovo elemento di comprensione della malattia. «Così, la strada dell'aspirina potrebbe portare vantaggi non solo per le malattie cardiovascolari, ma anche per le demenze, che colpiscono più di un milione di italiani. Ad oggi, esistono terapie per rallentare la progressione di queste malattie, ma non c'è una cura risolutiva: in questo quadro, conoscere i fattori di rischio e studiare nuovi percorsi per prevenire o trattare ancora meglio la malattia può essere un elemento chiave(Repubblica.it)

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