BELGIO - LA PARITA’ DI GENERE nel 2020

BRUXELLES -  Al crocevia tra Legge e Femminismi. Il Primo Codice dei Diritti delle Donne. Commentato.  Libro e Conferenza.

24.Febbraio 2020 - Uscirà il 5 marzo la prima edizione 2020 del Codice dei Diritti delle Donne che include un indice annotato insieme a numerosi testi regolamentari legali e giuridici, commentati e selezionati in base ai progressi che hanno prodotto sul versante dei diritti al femminile, oppure per evidenziare le loro lacune, che richiedono di essere colmate e le proposte per farlo. L’Associazione ‘Donne&LEGGE’* che ha elaborato, gestito e garantito l’insieme del progetto di cui il libro è parte, organizza sempre il 5 marzo al Palazzo delle Accademie**, una conferenza consacrata a quest’opera senza precedenti e più in generale alla parità tra donne e uomini. Quale é il bilancio attuale, quali sono le prospettive della parità, nodo cruciale in democrazia? Nel corso della conferenza incentrata sull’ordinamento giuridico belga, collaboratrici e collaboratori che con competenza e passione hanno reso possibile la realizzazione del Codice analizzeranno vari settori nevralgici del diritto d’interesse per le donne che spaziano nell’ambito di problemi trasversali e in Diritto pubblico ; delle sfide economiche, sociali e culturali ; nel Diritto di famiglia; oppure in Diritto penale e penitenziario o nel Diritto degli stranieri. Aprirà i lavori la Ministra per i Diritti delle Donne della Federazione Vallonia-Bruxelles. Le conclusioni saranno della Presidente e Giudice Onoraria presso la Corte Europea dei Diritti Umani.

N.B. L’Associazione ‘Donne&LEGGE’ è stata costituita nel 2017. Dal 2015 un Collettivo di avvocate e giuriste si riunivano per dibattere della dimensione sessista nel loro ambiente professionale, che non sfugge al ‘soffitto di cristallo’. Poi la loro dimensione giuridica si è estesa alle teorie femministe, all’incontro e alle richieste del mondo femminile. Nella Bruxelles francofona il 45,9% degli avvocati sono donne e guadagnano due volte meno dei colleghi.

 *Fem&LAW (International FEMinist Legal Association for Women’s rights)

**Palais des Académies

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‘Codice dei Diritti delle Donne’.

Premessa

Questo Codice commentato è un progetto generato da Fem&L.A.W., una Associazione di donne giuriste e femministe. Qui come altrove, noi vi difendiamo una posizione ambivalente nei confronti del diritto : per noi, è allo stesso tempo uno strumento cruciale per salvaguardare e promuovere i diritti delle donne ma anche uno degli ingranaggi che compongono una struttura sociale ancora androcentrica. Detto altrimenti, noi vogliamo utilizzare il diritto per rendere effettiva la parità tra tutte e tutti ma, anche per cambiare il diritto stesso. L’opera che tenete in mano illustra questa posizione : troverete numerose informazioni pratiche e tecniche destinate a quelle persone che, quotidianamente, sono alle prese con alcune problematiche specifiche delle donne, ed anche varie proposte, a volte più politiche, per migliorare le regole che costituiscono l’odierno ordinamento giuridico belga.

Un’opera senza precedenti, sul fondo e nella forma, questo Codice si maneggia in diversi sensi ed è strutturato in maniera singolare. La prima parte comporta un indice annotato nel quale le varie entrate sono commentate quando non vengono trattate nella seconda parte : la posta in gioco per le donne che costituisce ogni parola-chiave è stata chiarita. Varie di queste annotazioni sono state redatte da associazioni di terreno : invitando quest’ultime a contribuire al Codice , abbiamo voluto eliminare le barriere esistenti tra le sfere del diritto ed il militantismo, mostrare il nostro radicamento in un patrimonio e una solidarietà che ci sembrano cruciali, sottolineando anche il fatto che il diritto non appartiene solo ai giuristi. Esprimiamo qui a tutte le persone che si impegnano in queste associazioni il nostro ringraziamento e il nostro rispetto.

La seconda parte del Codice  sembrerà più classica anche se strutturata per « branche del diritto » dopo una sezione generalista, piuttosto che in virtù della piramide formata dai livelli internazionale, 

regionale e interno del diritto. Qui ci sono raccolti gli strumenti legali che ci sono sembrati i più pertinenti perchè segnano le evoluzioni più interessanti relative ai diritti delle donne, o quelli che hanno carenze e necessitano di essere cambiati. I commenti a questi testi normativi sono stati redatti da esperte ed esperti del diritto, da accademici, soci o no della nostra associazione. La loro forma – molto breve – e il loro oggetto – strumenti nella loro globalità e non nelle disposizioni puntuali – conferiscono a queste analisi una doppia natura di « cassetta degli attrezzi » a destinazione di tutte/i coloro che sarebbero portati a mobilitare le norme interessate e, allo stesso tempo, « casse di risonanza » analitiche, che aprendo la riflessione, delineando delle piste, indicano pericoli. Tuttavia non troverete la pretesa della completezza (esaustività) sia nella lista dei testi che nella loro analisi.

Precisiamo inoltre che non è stata data nessuna consegna « femminista » alle collaboratrici e ai collaboratori al testo : se il suo oggetto spinge evidentemente a un focus sulle donne e i loro diritti, ognuno ha preso posizione come e dove voleva, senza che la nostra associazione o le istituzioni per le quali lavorano alcune/alcuni non assumono necessariamente le dichiarazioni che si sono espresse.

L’esigenza scientifica e il rigore ci hanno spinte a ricorrere ad una doppia valutazione, alla cieca, di tutti i contributi che costituiscopo questo Codice commentato, noi teniamo a ringraziare tutte/i coloro che hanno sostenuto le nostre autrici e autori offrendo loro le riletture « di fondo » : che si sono rivelate estremamente fruttuose. Nell’intento assolutamente femminista di rendere visibile un simile lavoro « dell’ombra », noi citiamo il nome di questi revisori nella stessa pagina delle nostre collaboratrici e collaboratori. Alla loro generosa schiera noi associamo Françoise Vandooren, i cui preziosi consigli ci hanno aiutato a comprendere e determinare come diffondere il nostro lavoro il più largamente possibile, soprattutto in accordo con il nostro impegno femminista e dunque sociale : otto mesi dopo la sua pubblicazione il testo sarà accessibile online.

Il nuovo Codice commentato costituisce un punto di passaggio nel nostro impegno collettivo del mettere il diritto al servizio delle donne e i femminismi in azione nel mondo giuridico. Il lavoro trae  origine da un’idea di Oriana Simone che a contatto del mondo associativo femminista ha preso coscienza della necessità di eliminare le barriere delle varie branche del diritto procedendo ad una compilazione di testi da commentare. La nostra Associazione ha gestito, concettualizzato e sviluppato il progetto attraverso un lavoro collettivo e volontario particolarmente intenso al quale hanno contribuito tutte le nostre socie. Tra loro va sottolineato l’impegno di Sahra Datoussaid e Gaëtane de Grayencour che l’hanno iniziato e sostenuto, prendendo a cuore la sua qualità collettiva e femminista. Il lavoro è stato coordinato da Chloé Harmel e si è trattato di un iter molto esigente e delicato, visto anche il grande numero di persone che ha mobilitato. Mentre Diane Bernard ne ha curato la struttura e la forma in uno spirito molto salidale. Quest’ultime hanno fortemente lavorato al carattere scientifico, impegnato e collettivo del testo.

A conclusione del nostro ampio progetto e nel giorno in cui pubblichiamo il Primo Codice dei Diritti delle Donne che il Belgio ha mai conosciuto (Una ‘prima’ anche in Europa ? N.d.T) ringraziamo quante e quanti ci hanno sostenuto da ancora prima che ci costituissimo in A.S.B.L. Donatori e donatrici, l’ex Ministra per le Pari Opportunità della Federazione Vallonia – Bruxelles, e l’attuale Ministra per i Diritti delle Donne. Il loro sostegno morale e finanziario è una garanzia di perennità per la nostra attività.

Questo  lavoro è soltanto un codice , il diritto è soltanto una leva tra altre, - è con la piena coscienza dei limiti della nostra azione che siamo felici, oggi, di pubblicare il Codice dei Diritti delle Donne. Traccia un passo decisivo nel nostro percorso – dato che oltre alla parità dei diritti c’è tutto un modello di società che abbiamo come obbiettivo di fare evolvere. Another world is possible. I can hear her breathing.

Noi saremo femministe fino a quando sarà necessario.

Traduzione di Marisa Giuliani - Foto da Unsplash by Christian Lue

 

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