Immigrazione: le novità che mandano in pensione la Bossi-Fini

 

BANCA DATI – Una delle principali novità sarà costituita da una banca dati “organizzata in base alle singole nazionalità con criterio cronologico”. Si terrà conto delle competenze e delle qualifiche, ma anche del livello di conoscenza della lingua italiana.

FLUSSI – I flussi saranno definiti da un piano triennale, tenendo conto dell’effettiva richiesta del mercato. Il numero degli ingressi sarà aggiornato ed integrato su base annua, grazie ai dati dei Ministeri di Lavoro e Solidarietà sociale.

PRIVILEGI – Alle competenze dei richiedenti ed al numero degli accessi stabiliti coi flussi, si accompagna l’intenzione di favorire le richieste provenienti dai cittadini di quegli “Stati che abbiano dimostrato un atteggiamento collaborativo in materia di contrasto alla immigrazione clandestina”.

RITORNO A CASA - Il testo prevede anche la valorizzazione delle competenze acquisite dai migranti in Italia e mira ad incentivare “il ritorno produttivo, temporaneo o definitivo, dei migranti nei Paesi di origine, permettendo il mantenimento dello status di soggiornante regolare in Italia nel caso di partecipazione a specifici progetti effettuati in collaborazione con i Ministeri competenti”.

(Fonte Redattore Sociale – Dati : Elaborazione Istat su dati Min.Int.)

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