La crisi della politica stupisce solo i politici
Destra e sinistra coincidono, lanciano slogan fotocopia, parlano la stessa identica lingua... Come fa la gente ad avere fiducia? Oggi che sono venute pure a mancare quelle grandi battaglie ideologiche che hanno caratterizzato gli anni ‘60 e ’70, si può far ricorso solo agli atti di fede.
Come nel calcio (Forza Italia non è certo un nome a caso!), oggi si sposa una “squadra”, e la si segue ad oltranza. La filosofia di mercato apparentemente ha funzionato, dimostrando però tutta la sua inutilità di fronte al bisogno di lavorare, di comprarsi la casa, di mantenere la famiglia senza impiccarsi per arrivare alla fine del mese.
In questo senso, cara la nostra classe politica, non c’è Nord né Sud che tenga, e la gente comincia ad accarezzare un’unica soluzione, finalmente comune: mandare tutti a casa! Leaders che hanno fatto il loro tempo, spesso incoerenti, spesso incartati in discorsi lontani dalle necessità delle persone, sono leaders che non piacciono più. Che non servono più!
Così, a destra come a sinistra, la gente pensa sia ora di far posto alle nuove generazioni: largo a donne ed uomini giovani e ad una rappresentanza in parità. Perché cambiare –e cambiare davvero- è l’unica soluzione possibile per uscire dalla crisi del Paese e della politica. O no?
*tratto da "Onorevoli wanted" di Gomez/Travaglio - Prefazione di Beppe Grillo