Codice deontologico media - Il commento della ministra Pollastrini

MEDIA - A seguito della riflessione avviata dagli stessi operatori dei media sull’atteggiamento tenuto da giornali e tv nel caso di Erba, la Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, appoggia l’iniziativa dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) che ''ha avviato un gruppo di lavoro finalizzato ad attivare misure per favorire un corretto utilizzo del linguaggio giornalistico nell'affrontare il tema dell'immigrazione'' .
 
(ROMA) “Condivido pienamente la proposta di elaborare una sorta di codice deontologico per i media –dice la ministra Pollastrini- che miri ad evitare distorsioni, fraintendimenti e pregiudizi nei confronti della figura dell’immigrato e del rifugiato”.
 
“Prendendo spunto da studi accurati in materia condotti anche da varie ong – spiega la Ministra - l’Unar ha già avviato un gruppo di lavoro finalizzato ad attivare alcune misure positive volte a favorire un corretto utilizzo del linguaggio giornalistico nell’affrontare il delicato tema dell’immigrazione”.
 
L’esigenza di ripensare il modo di fare informazione evitando gli stereotipi, emerge anche dall’ascolto delle numerose chiamate di protesta pervenute al numero verde dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) presso il dipartimento della ministra, che denunciano “false rappresentazioni della figura dell’immigrato da parte della carta stampata o degli altri mezzi di comunicazione”. Atteggiamenti che contribuiscono ad incrementare il clima di ostilità e di diffidenza nei confronti dello straniero –conclude la ministra, “uno dei principali ostacoli alla creazione di una vera società multietnica”.
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