Festa della donna al parlamento europeo

Riferendosi alle situazioni di violenza sul continente africano Mongella ha ricordato che « Non ci può essere dialogo interculturale senza coesistenza pacifica »,. In accordo con lei le rappresentanti israeliana e palestinese « senza la pace è difficile arrivare alla parità donne – uomini. » Individuando nella Conferenza di Pechino l’inizio di una rivoluzione dalla quale non si può tornare indietro tutte le relatrici hanno sostenuto l’Unità delle Donne a livello mondiale, rispetto delle differenze, importanza del dialogo interculturale (con le donne al centro) e della pace. La deputata Kathalijne Buitemveg (Verdi/ALE, Olanda) ha proposto di nominare un Rappresentante europeo per la protezione dei diritti delle donne nelle relazioni internazionali, alle dipendenze dell’Alto rappresentante per la politica estera. Il Presidente del PE ha subito appoggiato la proposta.

Al seminario sul gender mainstreaming hanno preso parte 19 delegazioni provenienti dai Parlamenti nazionali, in più dalla Turchia, dalla Macedonia e dal Consiglio d’Europa. Al centro del dibattito lo scambio delle migliori pratiche in materia di PO donne –uomini nei Parlamenti nazionali. La necessità della collaborazione sistematica con i Parlamenti nazionali per ripensare e ampliare le PO ( anche secondo gli indicatori di Pechino), con la parità dei sessi nel Trattato di Lisbona : valore ed obiettivo dell’Ue. Dal punto di vista pratico, gli Eletti della Rete dei Parlamenti nazionali devono vegliare all’adozione rapida delle direttive UE relative alla politica delle donne. Tutte le partecipanti hanno sottolineato il ruolo guida del PE nel campo dei Diritti delle donne in Europa e nel mondo. La giornata : un’esperienza in sé di dialogo interculturale, un momento di riflessione sui prossimi obbiettivi.

(Marisa Giuliani . Brx 7 marzo)

 

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