Vinitaly 2019 - Quattro produttrici raccontano

VERONA - L'edizione 2019 si avventura negli ambiti della cultura, con la presentazione di libri dedicati al Food&Wine e del design, con un salone di oggettistica a tema.Tra le novità, nello spazio Vinitalybio la Organic Hall dedicata ai vini da produzione biologica. Sol&Agrifood si riconferma spazio del cibo, delle birre e dell'olio extravergine d’oliva di qualità. Mentre l’associazione Le Donne del Vino organizza, domenica 7, la degustazione “I vini rivoluzionari delle giovani donne del vino” con le proposte di otto giovani wine maker sotto i 40 anni provenienti da diverse zone d’Italia.

Power&Gender ha cercato un confronto con alcune produttrici, fuori e dentro la manifestazione. Le interviste nascono da una considerazione: sebbene il settore vitivinicolo sia per il nostro Paese un segnemto estremamente strategico, il punto di vista dell'imprenditoria femminile ancora fatica a trovare i giusti spazi. A parte eventi tematici dedicati, spesso guastati dagli stereotipi di linguaggio e non solo, con i quali vengono impostati e raccontati, le attività gestite dalle donne del vino sembrano non trovare quella visibilità che ci si aspetterebbe guardando ai numeri positivi e sempre in crescita che raccontano le loro aziende. Le imprenditrici del settore vitivinicolo dirigono infatti il 28% delle cantine con vigneto e il 12% delle cantine industriali, il 24% delle imprese che commercializzano vino al dettaglio e il 12,5% di quelle all'ingrosso (dati Cribis- Crif). Nelle Interviste che seguono conosciamo il punto di vista delle produttrici e in parte le loro storie.

MONICA CIRINNÀ

DOMINGA, MARTA, ENRICA COTARELLA

ANNA LISA NADA

SILVIA BRANNETTI

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