Le donne del Gaslini non ci stanno

Abbiamo passato con lui nottate in Sala operatoria, abbiano condiviso lo stress, la fatica. Ma lo abbiamo anche visto parlare sottovoce alle sue pazienti , sorridere in quel modo tutto suo mentre le accompagnava nel momento più importante dell loro vita. E loro si fidavano di lui. Si affidavano a lui. Noi ne eravamo testimoni. Anche noi ci fidavamo di lui, come collega, come medico, come uomo. Molte di noi gli hanno consegnato i segreti più itimi, le vite che nascevano dentro i nostri corpi. Molte di noi lo hanno scelto. E non è stata una scelta casuale. Ermanno era solido e sicuro. Ci si poteva affidare. E noi lo sapevamo.

Se Ermanno ha sbagliato noi lo perdoniamo. Altre donne come noi, ma più in difficoltà di noi, si sono affidate a lui. E lui ha offerto il suo aiuto a chi lo chiedeva. A chi era angosciata e spaventata ha detto: < Stai tranquilla>, come faceva lui, a voce bassa, con un mezzo sorriso. Ha teso una mano, solida e sicura.

Se Ermanno ha sbagliato noi lo perdoniamo. Ha pagato un prezzo più alto di quello che la giustizia gli avrebbe mai chiesto.

Noi Ermanno Rossi lo conescevamo bene. Conoscevamo Ermanno, non Erode”.

 

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