ZERO è l'inchiesta italiana sull' 11 settembre
“Tre narratori d’eccezione”: il Premio Nobel Dario Fò, Lella Costa e Moni Ovadia, guidano lo spettatore “nel viaggio attraverso le menzogne della versione ufficiale”, mentre le parole di presentazione di Lidia Ravera intercettano un sentire comune, quando ricordano come nella società vincano le verità di chi -più forte- “ha i mezzi per imporre un pensiero dominante”. Siamo tutti spettatori manipolabili e manipolati, in balia di persone, di gruppi, che maneggiano le questioni del mondo, chiede Ravera? Un “sospetto insopportabile” tanto per la scrittrice, quanto per coloro che di fronte alle prime immagini delle macerie del Pentagono, in quei giorni di sette anni fa, si domandarono dove fossero i segni delle ali sul palazzo, dove i rottami dell’aeromobile, dove i copri ed i bagagli dei passeggeri o i solchi nel terreno che immancabilmente scavano questi impatti…
Nell’assenza di contraddittorio da parte dei media, l’efficacia del messaggio di un film che esce a distanza di sette anni dai fatti di Ground Zero, passa anche attraverso il senso (tangibile) di qualità ed attendibilità, che si trova nella ricerca condotta dal gruppo di lavoro composto dal giornalista Giulietto Chiesa, dal regista e giornalista Franco Fracassi, dal produttore e co-autore Thomas Torelli, dallo scrittore e sceneggiatore Francesco Trento, e dal ricercatore Paolo Jormi Bianchi.
Per le date delle prossime proiezioni nelle sale di Roma (Politecnico Fandango, Detour, Azzurro Scipioni solo per citarne alcune) e per gli appuntamenti delle prossime date italiane:
www.gruppozerodistribuzione.it