Pari Opportunità: è vero il piano a sostegno delle donne?

ROMA – E' stato presentato il primo dicembre in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, dal 'Ministro' per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, insieme al Ministro Maurizio Sacconi, un piano d'azione per l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro attraverso misure concrete: 40 milioni di euro da investirsi "per favorire l'occupazione femminile".Il piano prevede la diffusione dei nidi familiari, il potenziamento dei servizi di cura, la creazione di albi di badanti e babysitter appositamente formate, il sostegno economico a chi lavora da casa tramite telelavoro....


Sono inoltre previsti, come i vari governi Berlusconi  succedutisi nel corso degli anni hanno sempre promesso e mai realizzato, gli sgravi fiscali sul lavoro delle donne del Mezzogiorno, anche attraverso 12 milioni di euro per voucher e buoni lavoro, 6 milioni per il sostegno diretto alle cooperative senza scopo di lucro che si occupano di favorire la conciliazione dei tempi tra lavoro e famiglia, 4 milioni per il telelavoro, 4 milioni per l'aggiornamento delle donne che hanno preso congedi parentali o che sono rimaste a casa per assistere un anziano o una persona non autosufficiente, allo scopo di aiutarle nel reinserimento nel mercato del lavoro.

 


L'Italia, spiegava Carfagna, "deve colmare il gap occupazionale e salariale tra uomo e donna. E' importante sostenere e aiutare le donne che hanno bisogno di lavorare e di dedicarsi, al contempo, alla famiglia". Visti i tagli previsti in finanziaria al suo Ministero, come assicurerà Carfagna che il piano d'azione non rimanga la solite vuote promessa o il solito spot promozionale?

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