Fecondazione assistita – Turco: "Terremo conto della sentenza"

ROMA - Grande successo per le famiglie, le associazioni ed i rappresentanti della società civile che, dall’entrata in vigore nel marzo del 2004 della legge 40 sulla fecondazione assistita (la cosiddetta “legge crudele”), si battono contro le discriminazioni da questa poste in essere. "Del parere del tribunale -afferma la Ministra della salute Livia Turco- bisogna tener conto". La sentenza relativa alla diagnosi pre-impianto emessa il 22 dicembre 2008 dal tribunale di Firenze, ha accolto il ricorso di una coppia portatrice di una malattia geneticamente trasmessa (con il 50% di probabilità di passarla al nascituro) che chiedeva di conoscere lo stato di salute dell'embrione attraverso la diagnosi genetica, vietata in Italia appunto dalla legge 40.

"Sono tenuta ad applicare la legge –ha dichiarato Turco- e la legge dice che ogni tre anni devono essere aggiornare le linee guida, ed io mi accingo a farlo" così la sentenza del tribunale di Firenze "dovrà essere tenuta in conto perché le linee guida del governo che mi ha preceduto sono, rispetto alla diagnosi pre-impianto più restrittive della legge".

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