Salari ed evasione - Buon governo al tramonto

L’Europa e le agenzie di rating mostrano sorpresa e apprezzamento per il risanamento della finanza pubblica avviato dal governo Prodi e per la concreta lotta all’evasione. Il debito pubblico, che nel periodo 2001 -2006 (Governo Berlusconi) era cresciuto al di fuori di ogni regola e accordo internazionale, fino a raggiungere il 4% del PIL, è sceso a quota 1,3% Chiusa l’era di condoni e sanatorie, vengono individuati migliaia di evasori totali, completamente sconosciuti al Fisco, che si aggiungono all’ordinaria evasione di alcuni esercizi commerciali...

Il Governo aveva annunciato prima della fine anticipata della legislatura che era possibile aumentare retribuzioni e pensioni utilizzando i fondi reperiti dall’evasione fiscale che erode i diritti di tutti. Ma in quali settori e in quali regioni si annida maggiormente l’evasione?Le informazioni che l’agenzia delle entrate ha fornito a chiusura del 2007 indicano in 1017 gli esercizi commerciali chiusi in tutta Italia per evasione fiscale. Chiusi quindi non per un singolo episodio di evasione ma perché evadevano ripetutamente e apertamente.

Si tratta nella maggior parte di esercizi commerciali dei settori che si sono opposti con maggior tenacia all’introduzione degli “studi di settore” che sono lo strumento principale per accertare i redditi effettivi nel commercio.

Al primo posto si trovano i negozi di abbigliamento, seguiti da bar, ristoranti e pizzerie, parrucchieri e ambulanti di ogni tipo allergici al rilascio di ricevute.

La regione con il più alto numero di violazioni è la Campania, seguita dalla Sicilia. La regione più virtuosa è l’Umbria, nella quale i comercianti “battono lo scontrino almeno una volta su due acquisti” (sic).

La chiusura del negozio non è immediata, scatta quando dai controlli emerge la violazione per almeno tre volte consecutive.

Le disposizioni, quando vengono applicate, dissuadono e spaventano i commercianti. Nella settimana successiva alla sanzione gli esercizi multati hanno registrato un’immediata crescita degli incassi dell’ordine di almeno il 20%.

 

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