Scritto da Eva Panitteri il . Postato in Numero 32.
ROMA - Ogni anno, nel nostro paese sonooltre 50mila le donne che sperimentano la depressione postpartum, donne che, vittime dello stereotipo italico di maternità uguale felicità, spesso non riescono a chiedere aiuto, sopraffatte dai sensi di colpa, da sensazioni solitudine e di isolamento. Nella realtà la depressione post-partum è una condizione fisiologica che nei paesi occidentali interessa tra il10 ed il 15 per cento delle neo-mamme. In Italia la Sigo, Società italiana ginecologia e ostetricia, ha promosso una campagna di sensibilizzazione per non lasciarle sole, insegnando ai parenti a riconoscerne i segnali.
“La depressione postpartum è una condizione patologica che in genere inizia a manifestarsi nelsecondo mese dalla nascita e raggiunge il picco tra il terzo e il sesto mese. I sintomi sono estremamente variabili: difficoltà nel gestire i rapporti all'interno della famiglia, insicurezza della propria capacità materna, senso di colpa per il fatto di non provare gioia nell'accudire il proprio figlio, ansia, fobie. “Situazioni che spesso colgono la neo mamma del tutto impreparata perché nessuno l’ha adeguatamente informata […] ma vi sono alcuni campanelli d’allarme che, adeguatamente interpretati, possono permettere l’attivazione tempestiva di una rete di sostegno”.