A Piacenza albo per le assistenti familiari
PIACENZA - Un "albo" per le assistenti familiari, con l'obiettivo di garantire un'offerta qualificata alle famiglie e tutelare le lavoratrici straniere, combattendo il lavoro nero. Partirà ufficialmente a Piacenza il 15 maggio, grazie a un protocollo firmato da Comune e Provincia. E’ la seconda esperienza del genere in Emilia-Romagna, dopo Ferrara. Concretamente, le famiglie che hanno bisogno di assistenza possono recarsi all'Informasociale del Comune dove, insieme a un assistente sociale, valuteranno i bisogni della persona da assistere.
Compilata una scheda, la domanda viene trasferita al Centro provinciale per l'impiego che propone una rosa di nomi alla famiglia. Scelta la persona più adatta, verrà stipulato un regolare contratto di lavoro e, se la famiglia lo desidera, l’assistente verrà affiancata da un assistente domiciliare per il primo periodo di inserimento. Il servizio è completamente gratuito.
“E' un"iniziativa importante - spiega l'assessora comunale alle Politiche sociali, Giovanna Palladini - che risponde a un esigenza reale: quella di un'assistenza qualificata e di garanzia, sia per le famiglie che per le badanti. Per realizzarla abbiamo scelto la strada più difficile, ovvero l’accordo con i Centri per l'impiego. L’altra strada sarebbe stata quella di un elenco interno al Comune, ma non avrebbe dato abbastanza garanzia. Per ora i candidati che ci hanno fornito dal Centro per l’impiego e che rispondono ai requisiti sono già una ventina”.
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