Il Papa che vorrebbe tutti cattolici. Per legge.

LOURDES – Il papa va in Francia, e dalla terra del pluri-divorziato e pluri-risposato Monsieur Sarkozy, lancia un nuovo appello e provvedimenti impopolari, nella direzione di una rinnovata contrapposizione alle unioni civili. NO alla comunione ai cattolici divorziati e risposati. Ed ancora NO -dice Benedetto XVI- a quelle leggi che "cercano più di adattarsi ai costumi e alle rivendicazioni di particolari individui o gruppi, che non di promuovere il bene comune della società".Un problema,  secondo il pontefice, che ''appare dappertutto di una particolare urgenza'' perché per quanto riguarda la famiglia,''da vari decenni le leggi hanno relativizzato in molti Paesi la sua natura di cellula primordiale della società''.


Un monito chiaro ai cattolici, ed un forte richiamo per gli stati laici, ad aderire a leggi divine (promulgate dalla chiesa cattolica) nel regolare le questioni della società. Il tutto nella totale dimenticanza del popolo agnostico, della pluralità di confessioni e di fedi che esiste nel mondo, e di anni ed anni di evoluzione della società civile.


Ristretti orizzonti e richieste di limiti ed esclusioni che non tengono conto di alcun pensiero che sia altro dal proprio, nel disprezzo di valori, come quello della pari dignità e della differenza, che stanno cercando di affrancare il mondo da intolleranze ed estremismi.


Un classico esempio di come la religione, dimentica della propria natura di spiritualità, venga usata in maniera strumentale, diventando motore di divisioni e discriminazioni, invece di proporsi quale strumento di dialogo e di unità. Un "peccato" imperdonabile, questo si, Sua Santità.

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