Pechino 15 anni dopo: obbiettivi strategici non ancora raggiunti
BRUXELLES - A fine febbraio il Parlamento europeo ha adottato una Risoluzione sul Programma d’azione delle Nazioni Unite « Pechino + 15 » redatta da Eva-Britt Svensson (GUE/NGL, SE) a nome della Commissione per i Diritti della donna. La Risoluzione si basa sulle interrogazioni orali che il Parlamento ha rivolto al Consiglio e alla Commissione valuta la realizzazione degli obbiettivi della Quarta Conferenza mondiale sulle donne di Pechino del 1995. Il Parlamento sostiene che la Commissione europea ed i Paesi membri dovrebbero adottare ed attuare delle politiche specifiche relative alla ‘parità di genere’ per raggiungere più rapidamente la parità de facto tra donne e uomini nell’UE.
Deputate e deputati insistono sulla necessità sia di migliorare la salute sessuale e riproduttiva delle donne che il corrispondente diritto di famiglia (responsabilità familiari e domestiche, congedi di paternità, etc.), lotta alle discriminazioni e agli stereotipi sessisti che ancora persistono. Ed affermano : «Il pieno esercizio dei diritti fondamentali da parte delle donne e delle ragazze rientra in maniera inalienabile, integrale e indissociabile nei diritti universali della persona ed è essenziale alla promozione delle donne e delle ragazze, al progresso della pace, della sicurezza e dello sviluppo». Le deputate ed i deputati richiedono, inoltre, di includere il capitolo della ’parità di genere’ nella strategia UE 2020. Un capitolo importante, con obbiettivi nuovi (quali aspetti finanziari e budgetizzazione) per rafforzare i legami con il programma d’Azione di Pechino.
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