Manifesti elettorali, facce, sederi, ed improbabili paragoni

ROMA - Milly D'Abbraccio come Penelope: tutto un fare e disfare di equivoci e di smentite. Candidata nelle liste del Partito Socialista per Grillini sindaco, fa affiggere manifesti da cui troneggia la nudità di un sederone... Come se non bastasse lo slogan prescelto recita: "Basta con i soliti manifesti tutti uguali, basta con le solite facce da c... in politica è ora di cambiare facce". Immediata la presa di distanze del partito, tempestive le scuse della candidata. Ma era dai tempi della discesa in campo di Moana Pozzi ed Ilona Staller che non si proponevano in campagna elettorale ottiche così esplicitamente..."nude e crude".

Una volta individuata la gaffe, comunque, la nota di replica del Ps non si è lasciata attendere: "La signora D'Abbraccio -si legge- rimane un candidato circoscrizionale e non è una candidatura strategica. Ci auguriamo vivamente che abbia il buon gusto di rimuovere al più presto quei manifesti e di non perseverare nell'affissione". A stretto giro di "nota" la D'Abbraccio precisa: "Mi scuso pubblicamente con Enrico Boselli. Ha ragione, quei manifesti non andavano realizzati in quel modo e soprattutto non andavano affissi. Ha sbagliato il mio grafico: l'idea era quella di utilizzare un soggetto maschile, per rendere esplicita una provocazione sulla casta e l'arroganza della politica. Invece il grafico ha equivocato ed e' uscito un manifesto concepito in quel modo. Mi scuso davvero, spero di non aver danneggiato il mio partito, utilizzandone il marchio senza neanche averne chiesto l'autorizzazione" (Adnkronos)

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