Pronta una legge contro il sessismo in Belgio

BRUXELLES - Sia nella pubblicità che nel linguaggio di tutti i giorni, come nel mondo del lavoro,  il sessismo imperversa ancora in Belgio.  L’ambiente politico non fa eccezione: qualche giorno addietro la presidente del parlamento della Vallonia (del partito ecologista) ha ricevuto un SMS ‘osceno’ da un suo collega di un altro partito.  E, ironia della sorte, la sola proposta di legge anti-sessismo finora depositata in Belgio è degli ecologisti.  Attualmente, il sessismo in quanto tale non è contemplato dal diritto belga.  L’obbiettivo della proposta: introdurre nella legge antidiscriminazione del 2007 articoli che servano a reprimere o a rinforzare la repressione di  «atti, comportamenti, propositi, rappresentazioni o atteggiamenti » aventi per scopo o effetto di «offendere o dare un’immagine offensiva o riduttiva di un gruppo sessuale » di creare «segregazione tra i sessi».

O a tentare di restringere (limitare) i diritti, i poteri, le libertà, il campo d’azione, in qualsiasi aspetto della vita di una persona, in ragione del suo sesso.  Il testo riguarda gli individui e i gruppi o le associazioni che favoriscono queste pratiche così come i funzionari pubblici che agiscono nello stesso modo.   Sono previste: la prigione (da un mese ad un anno) e/o multe (da 50 a 1.000 euro).  La ministra federale per l’Uguaglianza, a breve,  presenterà al governo, sulla base di indicazioni dell’Istituto per l’uguaglianza tre le donne e gli uomini, anche un altro testo di legge.

  • Visite: 4669
© 2020 www.power-gender.org
Power&Gender Testata giornalistica online Gestione semplificata ai sensi del'Art. 3bis, Legge 103/2012 Direttrice responsabile: Eva Panitteri