Lavoro nero e abusivismo edilizio uccidono

Roma, 5 ottobre 2011 - Cinque donne morte non si possono nascondere…Si parla di tragedia e di fatalità per nascondere ancora una volta quella vergogna senza pari che è il lavoro nero, conosciuto e mai punito, quell’evasione fiscale e contributiva, alla quale si schiaccia l’occhio e si concedono sanatorie, coniugata all’abusivismo edilizio, che ha fatto cinque morte!!!Sono tante, troppe le donne che quotidianamente muoiono in questo nostro Paese. Uccise e nascoste dentro le statistiche degli incidenti sul lavoro, senza giustizia, uccise due volte! Sono tante, troppe, le donne e gli uomini che “muoiono” sul lavoro in un paese che detiene il record di morti sul lavoro. L’azienda di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, si distingue ....

E' infatti al primo posto nel suo settore per gli incidenti sul lavoro. Imprenditori che non investono sulla sicurezza, perché “costa” che impongono tempi di lavoro asfissianti, che non lasciano pausa, che sfruttano e umiliano chi lavora. E in tutti questi anni soltanto una sentenza di condanna per quei poveri morti bruciati vivi a Genova. Gli altri, tutti gli altri responsabili di questi assassinii, quelli che “risparmiano” sui costi e si prendono oltre il lavoro anche la vita, sono liberi e impuniti. Degnamente rappresentati da un governo che garantisce immunità e diritto di sfruttamento, che abolisce come primo atto di governo (ministro Sacconi) la legge che impediva l’obbrobrio delle dimissioni in bianco, il ricatto del padrone riservato alle donne, da firmare al momento dell’assunzione. Donne ridotte a lavotare in condizioni da schiave sono morte insieme, per una misera paga di 4 euro l'ora, con mariti disoccupati e una famiglia da aiutare a sopravvivere. Tina Ceci, 37 anni, Matilde Doronzo, 32, Giovanna Sardaro, 30 anni, Antonella Zaza, 36, insieme a una ragazza di 14 anni, Maria Cinquepalmi

Le parole possono soltanto segnalare oltre la pena tutto l'orrore, i maglistrati accerteranno le cause e le responsabilità, ciò che si chiede a tutte/i noi è la costante attenzione e viglianza perchè le nostre vite non siano mai più affidate a mani assassine ed a governanti inetti, complici di questi misfatti.

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