New York approvata la norma contro le Molestie sessuali sul lavoro.

NewYork, 20 giugno 2019. Con 109 voti a favore e 19 contrari alla Camera, e con 62 voti favorevoli e nessun contrario al Senato, è stata approvata la normativa per combattere molestie e molestatori nei luoghi di lavoro. Messa in discussione e votata nell’ultimo giorno di lavori legislativi prima delle ferie estive, è basata su due principi cardine: da un lato la prevenzione e la formazione del personale; dall’altro il rispetto dei “ tempi delle donne” e quindi la caduta dei rigidi limiti temporali entro i quali bisognava presentare la denuncia. Questa legge , ritenuta la più dura d’America, con l’estensione dei tempi non consentirà più, come accaduto nel caso Weinstein, la prescrizione di un reato che colpisce e umilia profondamente. La legge è stata sponsorizzata da due deputate Aravella Simotas e Alessandra Biaggi, e sarà firmata dal Governatore Mario Cuomo. Un vero florilegio di seconde e terze generazioni di migranti ...

La legge di New York è tra le più approfondite in materia di molestie sul lavoro, recepisce tutte le questioni a lungo poste dai movimenti delle donne.

Come prima cosa cancella una serie di “pre-giudizi” che in passato hanno ostacolato la denuncia di molestie: chi ne sia stata oggetto non deve provare che siano state severe o persistenti.

Chi si senta molestata/o anche una sola volta può denunciarlo/segnalarlo, senza temere che le sue parole non vengano credute o vengano liquidate come insufficienti per aprire una indagine.

I datori di lavoro dovranno inserire nello statuto dell’ azienda una chiara politica anti-molestie, e sono tenuti a realizzare/attuare programmi ad hoc di formazione e sensibilizzazione dei propri dipendenti, da aggiornare di anno in anno.

I termini di prescrizione per le denunce di violenza di secondo o terzo grado, sono inoltre estesi a 10 anni e 20 anni. Per gli stupri e le violenze di primo grado (quando cioè la vittima sia stata anche picchiata, o sia stata usata un’arma, o la vittima sia stata sequestrata) non esistono termini di prescrizione.

La legge infine allarga le responsabilità dei datori di lavoro, che finora invece potevano difendersi sostenendo di non saper nulla di quel che stava succedendo.

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