Napolitano stigmatizza il clima di xenofobia

ROMA – Sulle questioni legate all'immigrazione nel nostro paese, nei giorni della fiducia di Camera e Senato al decreto sicurezza, Giorgio Napolitano parlando all'assemblea annuale delle Fondazioni europee il 14 maggio ha stigmatizzato il clima venutosi a creare nel nostro paese segnalando la pericolosità del "diffondersi di una retorica pubblica che non esita -anche in Italia- ad incorporare accenti di intolleranza o xenofobia". Napolitano non esita a dire ciò che deve essere detto, ed invita politica ed istituzioni a riflessioni profonde.

Il Capo dello Stato ha anche sottolineato il dovere da parte delle istituzioni del paese di dar vita ad un "nuovo ciclo di sviluppo che non intacchi i livelli di equità e di coesione sociale raggiunti, ma anzi li migliori significativamente. Le nostre società devono dimostrare che questo è un obbiettivo raggiungibile. E' un sentiero stretto e impervio, ma è l'unico che l'Europa può ragionevolmente percorrere".


Ma il monito di Napolitano si spinge ancora oltre: "Dobbiamo, inoltre, chiederci se le politiche pubbliche non abbiano concorso anch'esse a determinare questo processo, sia per le loro manchevolezze tecniche, sia perché la tensione verso l'eguaglianza e la solidarietà, che a lungo è stata una forza trainante in gran parte delle culture politiche europee, abbia finito per affievolirsi".

 

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