Furti e condoni
ROMA - Si chiama scudo fiscale o condono, ma si declina come regalo agli evasori e furto ai danni dell’erario. Su ogni milione di euro nascosto all’estero i furbacchioni italiani pagheranno appena il 5 per cento. Un bel regalo rispetto al 66% che avrebbero dovuto pagare tra tasse e multe. Una bella differenza rispetto al tesoro degli Stati Uniti che impone di pagare ai propri cittadini che hanno nascosto denaro all’estero il 49% delle somme occultate e li registra come contribuenti con nome e cognome. Il governo Berlusconi e l’ineffabile Tremonti, ministro del tesoro, hanno invece garantito anche l’anonimato agli evasori. Condonati anche i reati e i furti societari. Erario derubato e non si vuole sapere da chi ……. E insieme agli “evasori” si condona a chi? Mafiosi? Trafficanti? Truffatori? Camorristi?
A differenza degli altri paesi del mondo, al regalo agli evasori anonimi, alla rinuncia a riscuotere le somme dovute all’erario si è aggiunto un vero condono dei reati ovvero la cancellazione delle tracce che hanno portato alla costituzione di molti fondi all’estero.
Con un emendamento del Governo inserito all’ultimo minuto, in totale disprezzo degli investitori, degli azionisti e dei risparmiatori, vengono condonati anche i reati e i furti societari. Chi ha derubato i propri soci, mentito agli azionisti, trafugato capitali sociali, distrutto documentazione contabile, prodotto false fatture e false dichiarazioni societarie, falsificato i bilanci, sarà condonato e perdonato per decreto del governo.
E i derubati? E i risparmiatori scippati? E gli/le italiane che pagano le tasse fino all’ultima lira?
Dopo essere stati privati dello strumento della Class Action introdotta in Italia dal governo Prodi, e modificata dal governo Berlusconi in modo da renderla inutilizzabile nelle truffe Cirio e Parmalat – potranno quantificare i costi tangibili della perdita in termini di entrate, del condono-beffa.
*(o anche percentuali variabili da un minimo del 12% al 40% come il altri paesi d’Europa)
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