WEB: prevenzione o misure repressive?

DIRITTI - Oggi, 17 dicembre il Consiglio dei ministri esaminerà nuove e più rigide norme su manifestazioni ed espressione in internet. L'annuncio del ministro degli Interni Roberto Maroni, nato a seguito all'aggressione subita in piazza a Milano da Berlusconi, punta all'adozione di "misure più adeguate e urgenti", con l'intenzione di estendere alle dimostrazioni pubbliche le norme contro la violenza negli stadi. "Misure delicate, che riguardano terreni delicati come la libertà di espressione sul web e quella di manifestazione, ancorché in luoghi aperti, pubblici". Nell'esortare il governo a non lasciarsi guidare nel proprio agire dall'onda dell'emotività istituzionale per un fatto seppur grave nei termini dell'aggressione fisica, e nell'auspicare che non venga istituito il 'tesserino del manifestante dissenso', ci uniamo all'ammonimento lanciato in aula da Casini: "Guai a promuovere provvedimenti illiberali: le leggi esistenti già consentono di punire le violazioni. Negli Usa Obama riceve intimidazioni continue su Internet, ma a nessuno viene in mente di censurare la Rete".

Ricorda inoltre Luigi De Magistris, scrivendo dal proprio sito: "L'aggressione al presidente del Consiglio è un atto esecrabile e criminale, sul quale la magistratura deve fare piena luce e che va condannato perchè la politica, anche nella sua forma più aspra e conflittuale, non ha nulla a che vedere con la violenza fisica, indegna di un Paese civile e democratico." "Va scongiurata, però, la criminalizzazione del dissenso e della voce di chi è sempre stato, ed è anche oggi, contro il progetto antidemocratico della maggioranza che ci governa".

  • Visite: 6129
© 2020 www.power-gender.org
Power&Gender Testata giornalistica online Gestione semplificata ai sensi del'Art. 3bis, Legge 103/2012 Direttrice responsabile: Eva Panitteri