Il sindaco di Roma ci riprova

 Con animo pugnace, a dispetto di due sentenze del Tar che gli hanno imposto di rivedere la sua giunta, perché pesantemente sbilanciata e maschilista,l’Alemanno , sindaco (ancora per poco ) di Roma , prosegue nella sua battaglia contro le donne.Nei ruoli di comando, nei CdA, lui proprio le donne  non ce le vuole e quindi predispone le sue trincee di mattoncini maschilisti.

Pensa e ripensa che gli viene in mente? Una bella riforma istituzionale, il nuovo Statuto per Roma Capitale  da far predisporre ad una Commissione Assembleare Speciale Riforme Istituzionali per Roma Capitale  composta dai capigruppo (tutti uomini eccetto Gemma Azuni) .

 

 Lavora alacremente la commissione di uomini con grande riservatezza, senza confrontarsi con nessuno, tantomeno la commissione delle elette; e adesso è pronta a tirar fuori dal cappello non un dinosauro ma una normarella che tolga di mezzo l’odiata parolina “equa”. A lui (loro) di “equa composizione di genere “ nun jie dovete proprio parlà.Prima di andarsene il sindaco Alemanno salito al Campidoglio cavalcando il tema  della “Sicurezza” per le donne e per la città , vuole essere “sicuro” di aver manomesso , oltre le aziende pubbliche, il territorio, e le casse comunali anche le regole , pur minime di assunzione di  pari responsabilità tra donne e uomini nel governo della città.

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