Linda Laura Sabbadini - Competenza e affidabilità

Roma,1 aprile 2016- Aveva l'aria del "pesce d'aprile", sembrava una notizia "farlocca" . leggere che l'ISTAT nella fase di rinnovamento e riammodernamento poteva fare a meno tra i suoi dirigenti della direttrice del Dipartimento per le politiche sociali. Linda Laura Sabbadini. Ma quando abbiamo cercato di controllare la notizia abbiamo verificato che allo sgomento e alla sorpresa si sommava l'indignazione per una scelta insensata. Attraverso il Dipartimento diretto dalla Sabbadini infatti il nostro Paese aveva riguadagnato credito sia all'interno della Unione Europea sia a livello internazionale. Era cessata l'epoca in cui si leggeva sui bollettini comparativi di dati statistici europei, per la parte riservata all'italia "dati non pervenuti" o "dati Mancanti" .forse per evitare un più realistico "dati non credibili".

"La VERITA' DEI DATI e la CERTIFICAZIONE DELLA REALTA' hanno segnato , oltre la preparazione del personale addetto ai rilevamenti, la qualità delle ricerche sociali curate dalla Sabbadini.

E' dunque ampiamente giustificato il numero dei comunicati di sdegno e la raccolta di adesioni tra associazioni movimenti , semplici cittadine e cittatidini , che oltre il sentimento di indignazione sono volti a far rivedere una scelta che appare del tutto insensata alla luce non già del semplice" riordino" per creare un'unica struttura ma del fatto che sembri inutile e non più necessaria UNA delle modalità sulla quale si basano le indagini sociali.

Forse il "nuovo" gruppo dirigente riuscirà a far comprendere a noi, che vogliamo sapere, come i dati sugli "invisibili" cioè quelle cittadine e cittadini che vivono al margine della società possano essere raccolti. riuscirà a farci capire come sia possibile avere _ distinti per Uomini e donne _ i dati sulle cause di licenziamento e sulle vertenze di lavoro. Forse avranno ripristinato una casella F e una casella M sui moduli distribuiti nei tribunali, che se non viene barrata "non importa". Ci spiegheranno come si fa a conoscere i dati relativi alla violenza, a sapere quante donne vengono molestate sul lavoro , e in casa , e in giro per la città, e sui mezzi pubblici. Renderanno noti a noi quali sono gli "archivi informatici " e i "magazzini digital"i ai quali si possono attingere questi dati ? Noi SAPPIAMO che la violenza maschile non vuole essere portata allo scoperto; noi SAPPIAMO che i casi di violenza e molestie archiviati dai tribunali non sono accessibili se non con grande difficoltà e per qualche TESI DI LAUREA , che non ci sembra sia tra i testi , citati come archivi informatici o magazzini digitali dai quali apprenderemo lo stato dell'arte.

 

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