Campagna elettorale e bufale sui migranti

ROMA - Razza, invasione, crimini: le parole di Attilio Fontana, Luigi Di Maio e Berlusconi raccolte per questo articolo dal REDATTORE SOCIALE evidenziano come la campagna elettorale della destra sia partita spingendo l’acceleratore sul “problema stranieri”. Per Filippo Miraglia, vicepresidente di Arci nazionale «è quasi scontato che la campagna elettorale veda la destra concentrata su questo argomento per raccogliere consenso. […] Quella che appare flebile, invece, è la voce della sinistra, che interviene solo per rispondere a quanto dicono gli altri e non fa della questione dei diritti un suo tema». In questa campagna elettorale però "dobbiamo frenare l’ondata sovranista, nazionalista, anche un po’ razzista, che va alla grande in molti paesi europei, e difendere con le unghie e con i denti il progetto europeo, che è l’unico futuro possibile in questo mondo così incerto” asserisce la leader di +Europa, Emma Bonino, intervenendo a Circo Massimo su Radio Capital.

«Attilio Fontana candidato per il centrodestra alla regione Lombardia, intervenendo a Radio Padania ha detto, che l'Italia non può “accettare tutti gli immigrati. Qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, ma è questione di essere logici o razionali. Non possiamo perché tutti non ci stiamo, quindi dobbiamo fare delle scelte. Dobbiamo decidere se la nostra etnia, se la nostra razza bianca, se la nostra società deve continuare a esistere o se deve essere cancellata”. Parole, sulle quali lo stesso Fontana ha fatto un passo indietro parlando di un “lapsus”.

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, intervistato da Barbara D’Urso a Pomeriggio cinque domenica 14/1, afferma: “ogni 20 secondi si verifica un reato, ogni 4 minuti un furto in un negozio e ogni 2 giorni si verificano 3 rapine in banca. Questo perché alla criminalità italiana si è aggiunta la criminalità di 466 mila immigrati in Italia che per mangiare devono delinquere”.

Luigi Di Maio candidato premier del Movimento 5 stelle, sempre domenica 14/1 ha affermato: “Il problema è che in tutti questi anni le politiche dalla famiglia sono state totalmente ignorate e oggi quando hai un figlio è un problema tuo. Lo dico con il massimo della moderazione e senza fare polemiche, ma non voglio rassegnarmi all’idea che siccome ci sono poche nascite dobbiamo favorire l’immigrazione. Prima lavoriamo alle politiche di sostegno alle famiglie italiane”.» (fonte Redattore Sociale)

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