SPORT & Gender Equality: a che punto siamo in Italia?

ROMA - Le disuguaglianze di genere esistono, purtroppo anche nello Sport. Se da una parte la partecipazione delle atlete e degli atleti alle competizioni sportive internazionali è molto vicina all'uguaglianza, questo non si può dire per la carriera dirigenziale. In sostanza l'Italia si è adeguata agli standard internazionali relativamente alle competizioni mentre è molto indietro per ciò che riguarda la dirigenza sportiva. Questo è un controsenso in quanto uno dei principi fondanti dello Sport è il principio di uguaglianza. Tra le 40 Federazioni Sportive Nazionali soltanto 7 hanno una Segretaria Generale (Danza Sportiva, Armi sportive, Ciclismo, Cronometristi, Golf, Hockey, Sport Invernali) e nessuna Presidente donna. Al Coni il Presidente e il Segretario Generale sono uomini. Per quanto riguarda i Coni Regionali, su 20 Comitati nessuna Presidente donna e soltanto 9 donne come Segretaria Generale. Perché? Le ragioni sono molteplici.

Perché?

Le ragioni sono molteplici: (i) in Italia lo Sport segue il triste trend nazionale di un grande gap tra i Generi; (ii) esiste un atteggiamento sessista rispetto all' accesso alla dirigenza nelle federazioni, e ai vertici delle Società sportive (che poi sono i luoghi dove si nascono i Presidenti e i Segretari Generali); (iii) alle atlete non viene offerto un piano formativo adeguato per accedere ai vertici della Federazione di riferimento.

Cosa si può fare?

Innanzi tutto creare un luogo dove le donne che appartengono al mondo dello sport (atlete, quadri, impiegate, allenatrici e tecniche) possano confrontarsi e scambiare idee, usare poi gli strumenti legislativi a disposizione per chiedere alle prossime elezioni nel mondo dello sport italiano, Settembre 2020-Febbraio 2021, l'alternanza donna uomo, cioè se il candidato alla Presidenza è un uomo la candidata alla Segreteria Generale è donna e viceversa. Una sorta di alternanza come esiste nelle liste elettorali. Borse di studio per formare le donne atlete e non, per prepararle alla dirigenza e gender equality anche nella trasmissione delle competizioni sportive, in questo momento la prevalenza della visione degli sport maschili rispetto a quella femminile è di circa l' 80%.

Si deve cambiare!! Nel prossimo articolo la proposta!!

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