Stalking: approvato alla Camera, il DDL passa al Senato

ROMA - Da sei mesi a quattro anni di reclusione per chi molesterà un ex partner con telefonate o comportamenti ossessivi e persecutori. E' passato alla Camera il disegno di legge sullo stalking. "Una vittoria per il Paese", commenta la ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, per una "questione" che colpisce supratutto le donne, e sulla quale non sarebbe stato davvero ammissibile un disaccordo tra maggioranza e opposizione. Anche alla luce della forte attenzione (pressione) dell'opinione pubblica affinchè si affrontino una volta per tutte, e con serietà, le questioni legate al crescendo di violenze contro le donne. Il DDL, che ha incassato un'approvazione a larga maggioranza -379 voti a favore, e "solo" due contrari- renderà più difficile agli uomini che non accettano la rottura del rapporto (prevalentemente ex-fidanzati, ex-mariti, ex-amici), portare avanti atti persecutori.

"Mi auguro che la legge sia approvata celermente", ha detto il ministro Carfagna. "Da quel giorno le donne avranno uno strumento in più per difendersi da comportamenti che rendono la loro vita un inferno". «Il ddl -si legge su La Repubblica.it- prevede aggravanti se la vittima delle molestie è una donna in stato interessante o se il molestatore è recidivo. Per la copertura finanziaria c'è il "fondo di 20 milioni di euro per le vittime dello stalking", assicura Carfagna. Ma il presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia, Alessandra Mussolini, chiede altri soldi per concedere il gratuito patrocinio, oltre che alle vittime di violenza sessuale, anche alle donne molestate: "Per soli due voi contrastati, la Camera ha negato il gratuito patrocinio. Spero in un ripensamento futuro dei parlamentari".»

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