Roma 7-5-09. A distanza di due mesi dall’8 marzo e dalla cerimonia solenne in Campidoglio con approvazione « all’unanimita » della delibera che impegnava il Comune di Roma alla costituzione di parte civile in tutti i casi di stupro contro donne commessi a Roma, il Comune « perde » il primo appuntamento. Questa mattina, nel procedimento per lo stupro di gruppo contro duecittadine olandesi, avvenuto a ponte Galeria, il Comune di Roma non si è costituito parte Civile.Non sappiamo se sia « incompetenza » da parte dell’avvocatura -alla qualela Consigliera Monica Cirinnà aveva proposto di avvalersidelle competenze delle avvocatedelle associazioni – quel che è certoè il risultato : mancata costituzione di parte civile del Comune.
Se di errore si tratta,vogliamo sapere come sia stato possibile commetterlo. Può l’avvocatura del Comune corrispondere alle assunzioni solenni di impegno, trascurandodi intervenire secondo le norme della Procedura ? In quali mani è stato rimesso il compito ditutelarela comunità ?La domanda va postaperchè ci ripugna il pensiero che si trattidi sottovalutazione del problema violenza, e che l’annesso « armamentario sicurezza » - che tanto peso ha avuto nelfar eleggere questa amministrazione – non tenga più banco.